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Oltre al suono del sangue che scorre, il Doppler c.w. fornisce un grafico della velocità del sangue all’interno dei vasi, una vera e propria mappa emodinamica dei vari distretti vascolari.
angiologiche che riguardano una “arteriopatia degli arti inferiori”; la sua assenza denota incompletezza di valutazione. Nel soggetto diabetico un IPCB > 1,3 e/o una pressione alla caviglia > 210-250 mmHg indicano una incompressibilità delle arterie di gamba a causa di diffuse calcificazioni della tunica media (mediocalcinosi). Queste calcificazioni, presenti nel 20-30% dei diabetici, rendono inattendibile la misura, e richiedono l’esecuzione di un eco-doppler.
Chi fa cosa?: attualmente la misura dell’IPCB fa parte integrante dell’esame vascolare degli arti inferiori (Doppler, Ecodoppler). Poiché la misura è un importante marker di morbilità e mortalità cardiovascolare, ed è il rilievo chiave anche per la prevenzione del “piede diabetico”, l’auspicio futuro è che la misura venga effettuata direttamente dal Medico di Famiglia (come raccomandano i percorsi diagnostico terapeutici della SIAPAV, condivisi anche dalle società dei Medici di Famiglia), in modo da effettuare un vero e proprio screening dell’aterosclerosi asintomatica. La misura richiede pochissimo tempo e una attrezzatura di basso costo; è la versione moderna di quanto già facevano i nostri nonni medici con l’oscillometro, che non mancava in nessun armadietto medico. Andrebbe eseguita eseguita una volta l’anno in tutti i diabetici e nei soggetti con più di 60 anni.